Segnaliamo l’articolo di Cristina Palazzo su La Repubblica Torino del giorno 22 novembre 2023.

Don Enrico Stasi, direttore dell’istituto Edoardo Agnelli di Torino: “Funzionano sia lo scientifico che l’indirizzo tecnico. Merito dei tanti progetti, dei laboratori e dei rapporti stretti con le aziende”

«Un risultato inatteso ma che ci rende molto orgogliosi. Il nostro liceo scientifico tradizionale ha poco più di 20 anni, non siamo storici come altri, ma ha avuto una crescita lenta, dovuta soprattutto alla capacità dei docenti di stimolare e motivare i ragazzi nello studio. Questa classifica mostra anche l’ottima qualità delle scuole paritarie in Italia: non sono tutti diplomifici».

Ne è sicuro Don Enrico Stasi, direttore dell’Istituto Edoardo Agnelli di Torino dopo aver saputo della prima posizione in classifica della scuola che guida tra i licei scientifici della provincia secondo Eduscopio. Un grande salto dalla nona posizione dello scorso anno. C’è ancora la conferma come primo Istituto Tecnico Tecnologico nel Torinese per percentuali di studenti che trovano lavoro dopo il diploma pari al 74%.

A cosa è dovuto il balzo in classifica?

«Direi soprattutto al gruppo docenti, molto dedico alla scuola e oramai stabile. Altro aspetto fondamentale è la grandezza dell’Istituto che non è enorme. Abbiamo circa 600 studenti tra i due indirizzi. Le iscrizioni crescono ma cerchiamo di non aumentare troppo. La sfida è non avere numeri altissimi: in quei casi si rischia di fare selezione tra i ragazzi e non seguirli in modo adeguato come invece oggi riusciamo a fare coi nostri numeri».

Parlando di Didattica invece?

«Tanti progetti lavori e laboratori legati al PCTO. La pratica è un aspetto stimolante per i ragazzi che inoltre possono scegliere di restare a scuola fino a sera. Molti si iscrivono perché hanno già frequentato da noi la scuola media e conoscono la nostra realtà. Alla base c’è il progetto di camminare insieme. Ci ispiriamo a Don Bosco, quindi guardiamo al bene dei ragazzi e alla loro crescita. Siamo una comunità viva in cui si presta molta attenzione alle relazioni umane».

L’altro primato è la percentuale di chi trova lavoro. Qual è la ricetta?

«Il legame fortissimo con le aziende del territorio sviluppato anche attraverso percorsi di PCTO (alternanza scuola-lavoro) da anni. Le aziende hanno stima della qualità professionale dei nostri allievi e della formazione umana non secondaria. Le aziende cercano ragazzi preparati ma anche affidabili. Lo conferma il numero di richieste che riceviamo già prima del diploma».

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