Dal 28 al 30 aprile le quinte Liceo e ITI sono state in viaggio di istruzione a Trieste. Città di confine, al contempo mediterranea e mitteleuropea, Trieste è stata attraversata dalle grandi tragedie del Novecento. Lo hanno testimoniato le visite alla Risiera di San Sabba, che con l’occupazione tedesca dopo l’8 settembre del 1943 divenne un Lager dove trovarono la morte migliaia di resistenti, e alla foiba di Basovizza, simbolo della violenza con cui venne condotta la resa dei conti dei combattenti jugoslavi contro i fascisti italiani.

Ma Trieste è anche stata, in momenti meno duri della storia, una città cosmopolita – asburgica, italiana, slovena, ebraica – in cui si sono incrociate e contaminate culture e religioni diverse.

La sinagoga (la seconda più grande d’Europa), il Castello di Miramare e i tanti luoghi carichi di memorie letterarie che ne punteggiano i quartieri – dalla casa di James Joyce ai caffè di Italo Svevo alla libreria di Umberto Saba – sono ancora oggi il segno di una città elegante e vivace che è avvincente esplorare.

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